Tonino Maurizi / Recensioni / Erice mostra 1 -11 agosto 1963 Gaetano Azzaro

Erice mostra 1 -11 agosto 1963 Gaetano Azzaro

L’Arte, nell’accezione lata, è entità lirica,,: è questa la definizione di un illustre studioso contemporaneo.
Una persona, che riesce ad esprimere il suo animo ed a comunicare agli altri ciò che sente per mezzo di quadri, è un pittore.
Ed il trapanese AZZARO, proprio perchè riesce in questo suo intento, non ha alcunchè da apprendere dagli altri pittori. Egli trova i suoi motivi ispiratori nel vero e nella realtà che lo circonda; estrinseca la delicatezza dei suoi sentimenti nella rappresentazione di paesaggi montani e marini, intonati ad un mondo di ricordi, di aspirazioni e di sogni, soffusi da una nota lieve di dolore.
L’intima e raccolta comunicazione con il vero di AZZARO continua con un ritmo vibrante anche quando abbandona gli olii ed i pennelli per impugnare il lampostyl. Sembra che l’artista si diverta a tracciare alcune linee orizzontali e verticali; esse, considerate singolarmente, sono prive di ogni caratteristica, ma viste sinotticamente nel loro insieme e nei giusti e proporzionati volumi, che di questo insieme si compongono, riproducono la figura, la quale spicca e si inquadra senza affaticamento dell’occhio. Non prive di gusto e di tecnica artistica sono pure le sue “nature morte”. Nei suoi dipinti AZZARO affronta il problema spirituale dell’uomo e, forse, dell’uomo destinato a nascere ed a vivere nella Sicilia, ora rassegnato ad una vita grama, ora (come ne “La mattanza”) pieno di vitalità e di speranza, mentre lavora e lotta per rendersi libero da preoccupazioni assillanti.
In conclusione il pittore AZZARO esprime nelle sue opere il fardello dei suoi travagli intimi con abile raffinatezza di stile e con una combinazione cromatica eccellente, dalle quali spicca la sua singolare personalità.

MIELE Dott. FELICE


Categoria Recensioni

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